Tutti parlano di innovazione

Quante volte hai sentito pronunciare da un Top Manager la parola innovazione?

Quante volte hai ascoltato dichiarare da un CEO che, nel mercato iper-competitivo, la chiave di successo è rappresentata dalla capacità di innovare? Quante volte hai udito affermare, da qualche noto imprenditore, che per avere successo bisogna innovare i prodotti con qualità? 

Affermazioni trite e ritrite

Non ho bisogno di ascoltare le tue risposte (non potrei neanche farlo vista la natura intrinseca di un articolo: cioè una comunicazione unidirezionale) perché conosco già come risponderesti. Questo rappresenta per me già un chiaro esempio di non-innovazione, vale a dire che per imparare a innovare la cosa principale non sono le risposte,  ma le domande.

Un buon Manager …

… dovrebbe sapere che quello che cambia non sono le risposte, ma le domande da porsi. Ideare prodotti o servizi accattivanti, innovativi, attrattivi, coerenti, di facile produzione, dai costi bassi e dai margini alti è il sogno di qualsiasi Manager o Azienda. Non ho la presunzione di affrontare un argomento tanto complesso in maniera esauriente o profonda nel limitato spazio disponibile; ma tenterò esclusivamente di formulare delle riflessioni che auspico essere per te di una qualche adeguatezza. 

La prima domanda “innovativa”:

cosa significa innovazione? Il dizionario Garzanti associa al termine “innovare” il seguente significato: mutare un sistema introducendo qualcosa di nuovo”. Questo mi porta a ragionare su due elementi distinti e fondamentali per intraprendere l’innovazione: “il sistema” e “ il nuovo”.

Sistema

“Situazioni composte da più parti, correlate e combinate in forma propria”

Nuovo

“Superare creativamente le limitazioni imposte dal mercato o dai competitori forti”. 

Mettere insieme i due elementi principali 

Significa considerare l’innovazione come un processo strutturato e/o strutturabile in cui far emergere elementi umani e tecnologici che contribuiscono al rincorrere un obiettivo comune di business. Voglio porre all’attenzione l’errore di valutare l’innovazione solo come un qualcosa rappresentato dalla tecnologia. 

Un’Azienda innovativa …

… trasforma le sue migliori capacità/competenze attraverso domande fondamentali per creare innovazione e esplorare nuove opportunità di ridisegno della propria catena del valore.

La confusione tra innovare e rinnovare

Il rinnovamento riguarda il prodotto o la strategia, ma porta ad una scarsa competitività aziendale e una inevitabile fase calante del business. Ovviare a tale criticità consiste nel porre in essere un processo di innovazione continuo di sostegno ai processi aziendali principali.

L’innovare è un sistema di guida aziendale, non è rincorrere il mercato, non batte la concorrenza, non segue l’orientamento dei competitori forti. Un esempio di continua attenzione è dato da cosa prima era innovativo ed ora non lo è più. Il telefono cellulare era innovazione ora è una commodity, il benessere era un problema ora il problema è come vivere il benessere. Potrei andare avanti per pagine e pagine, ma preferisco che tu trovi altri esempi pertinenti. 

Pensare per rinnovare

Vuol dire porsi le seguenti domande: qual è l’obiettivo? Come segmentare i clienti? Come si comportano i clienti? Su cosa si basa l’orientamento del settore? 

Pensare per innovare

Vuol dire porsi le seguenti domande: quali sono i settori economici alternativi e/o contigui al nostro? Perché i clienti li scelgono o potrebbero sceglierli? Su quali acquirenti si concentra di solito il nostro business? Se trasferiamo l’attenzione su un diverso target, cosa possiamo fare per creare nuovo valore? In quale circostanza viene impiegato il nostro prodotto/servizio? Cosa succede prima, durante e dopo il suo utilizzo? Quali sono i più importanti ostacoli vissuti dai clienti? Quali caratteristiche possiamo aggiungere per dare maggiore attrattività all’offerta? Quali elementi possiamo rimuovere per dare maggiore efficienza all’offerta? Quali sono le tendenze che hanno le migliori probabilità di influenzare il settore? Sono importanti? Sono inarrestabili? Sono evidenti? Che impatto avranno sul settore? 

Ho un unico messaggio:

per parlare di innovazione è necessario farsi delle domande. Ideare il prodotto del secolo è un aspetto della professione ma non “la professione”. La realizzazione di una idea di successo è un processo dinamico e in continua evoluzione

Un esempio “idiota”

Callaway Golf (azienda primaria nella costruzione di mazze per il, golf) si è chiesta come mai molti appassionati di sport non avessero mai provato il golf. Ha scoperto che per la massa dei non-clienti colpire la pallina era troppo difficile. La risposta fu la realizzazione di una mazza con la testa più grande che semplificava notevolmente ai principianti l’approccio al gioco. Fu un successo straordinario che portò l’azienda ad avere un enorme gruppo di clienti che, una volta imparato a colpire la pallina, hanno acquistato i loro prodotti.

Non si inventa più nulla”

Mi rendo perfettamente conto che fare innovazione nell’era in cui si sente spesso affermare. “non si inventa più nulla” rappresenta una sfida ai limiti dell’umano, ma sono fortemente convinto che innovare si può e, soprattutto, si deve. Fare innovazione è il fattore chiave di successo di ogni singola azienda che intende crescere, affermarsi, ma anche di quelle che vogliono rimanere sul mercato con successo.

Lavorare su due fronti

Tutti noi dobbiamo saper padroneggiare il fronte interno (tradizionale) e quello esterno (innovativo) affinché formulare idee ed elaborare strategie vincenti diventi una via sistematica. Sono convinto che la semplice lettura di questo articolo non produrrà nessuna innovazione nelle tua realtà, ma sarebbe per me motivo di soddisfazione essere riuscito a stimolare nei tuoi confronti almeno uno spunto su cui ripensare le attività professionali che ti vedono protagonista.

Grazie di essere arrivato fin qui. Se ti è piaciuto, condividilo. Se non ti è piaciuto, condividilo ugualmente in modo che anche altri possano perdere lo stesso tempo che hai perso tu

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